• Fonte lavocedeltrentino.it

 

 

 

 

Stretta da parte degli agenti della polizia locale in questi giorni, sul consumo di alcool all’interno dei parchi della città, sugli accattoni nelle zone dove vige il divieto e in generale sul rispetto delle norme previste dal regolamento di polizia urbana.

Le nuove modifiche al regolamento di polizia urbana sul consumo dell’alcool in otto parchi della città hanno dato una svolta sul controllo e la repressione di comportamenti poco leciti e diseducativi messi in atto da frequentatori abituali, che danno la sensazione di trascuratezza e di degrado.

Giovedì 19 aprile, durante il servizio di controllo nella zona mercato da parte degli operatori della sezione annona e commercio, venivano fermati due soggetti di nazionalità nigeriana, intenti ad effettuare accattonaggio molesto tra le bancarelle.

I due uomini, privi di documenti, sono stati accompagnati in Comando per essere sottoposti ai rilievi identificativi.

Entrambi senza fissa dimora sono stati denunciati per essere sul territorio nazionale privi di documenti senza giustificato motivo e sanzionati per accattonaggio in zona mercato come previsto dal regolamento di polizia urbana.

Nella stessa giornata, durante i controlli all’interno di piazza Dante sul consumo di bevande alcoliche, la polizia locale ha chiesto i documenti ad un gruppo di extracomunitari. Alla richiesta degli operatori un uomo di nazionalità nigeriana improvvisamente si dava alla fuga.

Inseguito e raggiunto, è stato accompagnato presso l’ufficio della polizia ferroviaria per l’identificazione e quindi denunciato ai sensi della legge sugli stranieri, in quanto senza giustificato motivo permaneva sul territorio italiano senza documenti.

Sabato 21 aprile nel pomeriggio, sempre durante i controlli in piazza Dante gli agenti hanno notato due donne moldave intente a consumare alcool, sedute su una panchina.

Dopo i controlli sulle loro identità, sono state sanzionate per il consumo di bevande alcoliche all’interno del parco. Ad una delle due è stato contestato anche il fatto di essere sul territorio italiano senza giustificato motivo.

Lo stesso pomeriggio, nei pressi della Palazzina Liberty, gli agenti si sono avvicinati ad un uomo rumeno, intento a consumare un liquido all’interno di una bottiglia di plastica.

Alla richiesta di poter verificare il contenuto della bottiglia, l’uomo dichiarava da subito che all’interno vi era del vino rosso.

Si è quindi provveduto a contestare la sanzione prevista dal regolamento di polizia urbana e al contestuale sequestro della bottiglia.

La situazione è quindi degenerata in comportamenti, da parte dell’uomo, poco rispettosi con atteggiamenti di sfida, minaccia e resistenza verso gli operatori, che si sono visti costretti ad usare lo spray al peperoncino in dotazione, denunciando il soggetto per resistenza a pubblico ufficiale.

Domenica 22 aprile nel pomeriggio è giunta segnalazione di un uomo di nazionalità polacca, successivamente identificato, intento a consumare alcool su una panchina all’interno del parco di piazza Dante.

A fine contestazione la pattuglia ha notato vicino ai giochi per bambini, intenti anche loro al consumo di bevande alcoliche, due soggetti extracomunitari, che da subito manifestavano contrarietà e disappunto sulla presenza degli operatori di polizia.

In particolare uno dei due soggetti, palesemente alterato, inveiva con frasi ed insulti pesanti, cercando in tutti i modi un contatto fisico con un operatore, fino a lanciare contro gli agenti una bottiglia di birra, a cercare di procurarsi lesioni dando la responsabilità agli stessi e a sdraiarsi in terra nel mezzo della carreggiata, prima di aggredire un agente colpendolo sul petto e spintonandolo.

A quel punto l’uomo è stato immobilizzato per evitare che potesse provocare ferite ad altri o a se stesso, portato in Comando e denunciato per resistenza, violenza, e minaccia a pubblico ufficiale.

Il pubblico ministero di turno acconsentiva all’arresto e comunicava che lo avrebbe giudicato per direttissima il giorno seguente. Oggi il provvedimento è stato tramutato in reclusione ai domiciliari fino alla data del dibattimento.